Continuano i campionamenti in Sardegna per capire lo stato delle popolazioni di trota autoctona. Questa volta lo staff di Forestas ha esplorato due torrenti del SIC Monte Limbara (ITB011109), nella parte settentrionale della Regione.
Martedì 20 Ottobre è stato campionato il rio Salauna, nei pressi di Vallicciola (Tempio Pausania). Il sito è stato perlustrato in 5 tratti, partendo dalla parte più a monte e coprendo una distanza di circa 1,5 km. Nei 4 tratti più a monte, all’interno del SIC, non sono state trovate trote. Solo nel pomeriggio intorno alle 16:00, dopo quasi 6 ore di campionamenti senza sosta, in un tratto vallivo adiacente al SIC sono state finalmente catturate 35 trote. Le loro livree e i caratteri morfologici altamente variabili suggeriscono la presenza di introgressione con il ceppo atlantico che, nel passato, è stato rilasciato nell’area con massicci ripopolamenti.
Il giorno seguente lo staff si è spostato verso Berchidda per campionare il rio Sa Mela, nel versante sud del monte Limbara.
Come il precedente, anche il Rio Sa Mela ha forti pendenze, con l’acqua che scorre rapidamente su substrati granitici, in mezzo a vegetazione xerofila di macchia mediterranea.
Anche in quel sito sono stati investigati i tratti più a monte del corso d’acqua, alla ricerca di popolazioni residue di trote autoctone arroccate in zone poco raggiungibili. Ma dopo una lunga ricerca, estesa su un tratto di circa 500 metri, è stata catturata una sola trota adulta, probabilmente del ceppo atlantico.
Allora ci si chiede se le trote sul Monte Limbara siano poche perché i siti non sono particolarmente idonei oppure se le trote del ceppo atlantico rilasciate tempo fa non si siano adattate granché alle condizioni dei torrenti.
Se si riuscisse a reintrodurre il ceppo autoctono, più resistente a bassi livelli di ossigeno e alle alte temperature estive intermittenti di queste parti, forse si potrebbe capire meglio cosa stia accadendo.