Il Parco Nazionale della Maiella, capofila del progetto, il 24 aprile ha tenuto un primo workshop finalizzato alla costituzione di un Gruppo Volontari LIFE STREAMS che possano fornire il loro contributo nella messa in atto di alcune azioni di conservazione della trota mediterranea e del suo ambiente previste dal progetto.
Al workshop sono stati invitati a partecipare i pescatori, individuati tra coloro che, in questi ultimi due anni, avevano presentato al Parco istanza di pesca sportiva e la loro risposta è stata molto lusinghiera, visto che i partecipanti erano circa una trentina. Tra di loro anche una decina di Guardie ittiche volontarie, afferenti al Comitato Provinciale ARCI di Pescara, che saranno impegnate nelle attività di controllo e sorveglianza dei siti di progetto e nel contrasto delle immissioni di specie alloctone e bracconaggio (azione C.6).
In apertura dell’incontro, il Direttore del parco Luciano Di Martino ha sottolineato come, grazie anche al recente riconoscimento di Geoparco da parte dell’UNESCO, la valorizzazione della risorsa acqua del territorio assuma un valore ancora più universale, e come il coinvolgimento dei pescatori nel progetto sottolinei l’importanza che tutte le attività connesse alla risorsa acqua siano svolte in maniera ecocompatibile e condivisa.
In particolare i pescatori sono stati formati per essere coinvolti nelle azioni di pesca selettiva che prevedono la rimozione delle trote appartenenti al ceppo atlantico e il prelievo di porzioni di pinna per le analisi genetiche di quelle mediterranee.
Dopo gli interventi previsti per la prima formazione, Marco Carafa, biologo del Parco, ha presentato i risultati delle analisi genetiche ottenuti a seguito del campionamento delle popolazioni ittiche attuato in fase di azione A.3, campionamento svolto nei bacini idrografici del Sangro-Aventino, Foro, Alento e Aterno-Pescara.
Le azioni che coinvolgeranno anche i volontari si concentreranno soprattutto su quest’ultimo bacino, poiché le analisi hanno escluso la presenza di popolazioni appartenenti al ceppo autoctono negli altri bacini.
Nel bacino idrografico Aterno-Pescara, a fronte di una presenza demograficamente ridotta della trota mediterranea – tra l’altro concentrata nel punto di campionamento più a monte del corso dell’Orta – sarà possibile mettere in atto la riproduzione controllata da individui puri grazie al materiale ittico del Centro Ittiogenico Sperimentale di Idrobiologia del Vetoio (L’Aquila), che sarà messo a dimora nell’incubatoio in allestimento presso il Giardino Botanico “D. Brescia” a S. Eufemia a Maiella.
Come da programma, le attività riproduttive si svolgeranno a partire dall’ottobre 2021 per tre stagioni, concentrando le operazioni di rilascio degli avannotti tra aprile e luglio di ciascuna stagione.
Attraverso l’incontro tenuto il 24 aprile scorso e di quelli che si terranno in futuro, verranno coinvolti nel progetto tutti i soggetti interessati sul tema della pesca, della gestione delle acque e della conservazione dell’ecosistema fluviale, per definire strategie di fruizione e conservazione dei nostri fiumi quanto più complete, condivise ed efficaci.
(Photo credits: Luciano Alberico – Volontario LIFE STREAMS)