Proseguono le giornate formative STREAMS organizzate da FoReSTAS e dedicate ai pescatori sportivi: dopo gli appuntamenti del 10 e 11 giugno sul Rio Leni, nel Sud Sardegna, un nuovo workshop operativo sulla pesca selettiva si è svolto nei giorni 24 e 25 giugno presso il Rio Flumineddu, affluente del Cedrino, nel tratto che scorre presso la Valle di Oddoene, in territorio del Comune di Dorgali.
Oltre al personale FoReSTAS hanno partecipato ai lavori cinque pescatori sportivi e due ittiologi.
Il gruppo si è dato appuntamento venerdì 24 alle 16,00, nella località de Su ponte de s’abb’arva e, dopo il briefing iniziale, si è portato sulle rive del corso d’acqua dando avvio alle attività di pesca selettiva con l’utilizzo di tecniche di catch and release, dunque a basso impatto (amo senza ardiglione, esche sintetiche e artificiali per ridurre la possibilità di deep hooking).
Le attività si sono protratte sino alle 21.30 e si sono svolte su un tratto di fiume di alcuni chilometri lungo i quali sono state osservate diverse trote ed è stato possibile procedere alla cattura di 6 esemplari che sono stati dapprima esaminati visivamente, quindi fotografati e campionati ai fini delle successive analisi genetiche. Dopo il rapido esame tutti e 6 gli esemplari, risultati attribuibili fenotipicamente alla specie tirrenica, sono stati rilasciati in corrispondenza del punto di cattura.
Il 25 mattina si è svolta la seconda sessione di attività, con partenza alle ore 6:00 e organizzazione dei partecipanti in due gruppi, ciascuno formato da due pescatori sportivi, un ittiologo e uno o due addetti FoReSTAS.
Entrambi i gruppi hanno effettuato delle catture, per un totale di 6 trote che, avendo caratteristiche morfologiche e livrea analoghe a quelle osservate la sera precedente, sono state anche in questo caso rapidamente campionate e rilasciate.
Naturalmente per la certa definizione del livello di purezza di ciascun individuo occorrerà attendere gli esiti delle analisi genetiche sui campioni prelevati.
Verso le 12.00, concluse le attività di pesca, i due gruppi si sono riuniti per scambiarsi impressioni, informazioni sulle trote catturate e sulle tecniche utilizzate. Sono state messe a confronto le immagini dei diversi esemplari e gli ittiologi hanno evidenziato le caratteristiche per le quali le trote sono state considerate come potenzialmente autoctone. Hanno anche sottolineato il fatto che, in ogni caso, quella su base morfologica sia una caratterizzazione di tipo preliminare che necessita di conferma attraverso l’analisi genetica.
L’attività svolta presso il Flumineddu ha confermato il fenomeno osservato nel corso delle due precedenti giornate di pesca selettiva effettuate nella prima decade di giugno presso il Rio Leni, ovvero l’apparente minor efficacia delle tecniche di cattura con l’utilizzo di metodi catch and release a basso impatto: infatti, nonostante i numerosi avvistamenti di esemplari nei diversi tratti di fiume visitati, le percentuali di cattura sono state generalmente basse. Questo a convalida della relativa sostenibilità del metodo del catch and release che sembrerebbe causare un disturbo minore alle popolazioni di trota rispetto alle tecniche “tradizionali.
A chiusura dei lavori pescatori e organizzatori si sono salutati dandosi appuntamento per le successive attività di eradicazione previste dal progetto.